È terminata la Conferenza sul clima ed io ho appena finito di leggere un articolo su Le Scienze, edizione italiana dell’autorevole Scientific American, riguardo al clima. Non ci sono dubbi: gli scettici, coloro che temporeggiano, i cauti fino all’eccesso, dovranno ricredersi, perché i dati dai quali emerge che il riscaldamento globale è causato dalle attività dell’uomo sono basati da diverse induzioni che convergono una sull’altra.
Partendo dalla meteorologia passando per l’oceanografia tutte le prove confluiscono su un unico colpevole: l’uomo e le sue attività. Sono stati presi in considerazione diversi elementi tra i quali lo scioglimento dei ghiacciai e l’innalzamento dei livelli del mare e tutti i dati estrapolati danno origine ad un’unica teoria.
Ma ci sono studiosi che dicono che l’aumento della temperatura non è colpa dell’uomo? il 3 per cento del totale degli studi sul cambiamento climatico dicono che non è così, ma hanno presentato diversi errori e non sono riusciti a convergere su nulla.
Una volta dimostrato che la colpa di questo sfacelo climatico è nostra, c’è da chiedersi cosa possiamo anzi dobbiamo fare.
Perché il punto è anche questo, non dobbiamo sentirci impegnati a farlo come se fosse un compito di scuola. Non stiamo facendo un favore a nessuno in particolare, se non a noi stessi e alle generazioni future, delle quali, almeno a parole, dimostriamo di tenere più di ogni altra cosa. Ci sono un bel po’ di stili di vita da modificare e rendere compatibili con la sopravvivenza della specie umana sulla Terra.
L’uso dell’automobile su tutto. Non ci possiamo permettere di abusarne, per fare piccoli spostamenti, per accompagnare il figlio alla scuola che dista qualche centinaio di passi dall’abitazione, per sostituire sempre e comunque il pullman o il treno. Purtroppo la rete dei trasporti pubblici in Italia non è efficiente, lo sappiamo. Ma quello che ci troviamo a fronteggiare è un problema serio e tutti i problemi di una certa portata comportano soluzioni impegnative. E comunque non basterebbe.
Dovremmo ottimizzare i consumi di energia anche nelle nostre case, evitare gli sprechi e convertire il consumismo eccessivo in acquisto ponderato, per esempio non cambiando gli oggetti anche quando sono perfettamente funzionanti. Produrre un cellulare ha un costo ecologico altissimo, quindi inquina e molto. Ricordiamocelo ogni volta che per capriccio decideremo di acquistarne uno nuovo.
A meno che qualche alieno impietosito non deciderà di venire a salvarla, la Terra e quindi il nostro futuro è solo nelle nostre mani.
Link alla notizia su Le Scienze
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