Mai come questi giorni mi sto rendendo conto di quanto la società si stia evolvendo e l’evoluzione di per sé rappresenta un elemento essenziale per raggiungere un ottimale livello di civiltà. Per lo più le religioni, o meglio le loro diverse interpretazioni, hanno deciso quanto l’uomo potesse progredire, pagando sempre un prezzo altissimo in termini di vite e distruzione.
La cruda verità è che nella storia della Terra le guerre hanno rappresentato passaggi fondamentali nel lungo processo di cambiamento dei singoli paesi. La fase preparatoria di un conflitto, il suo inizio, quanto durerà, la sua fine, segnano inevitabilmente la vita futura di una nazione e i sentimenti di chi la abita.
Ma ciò che ha condizionato e influenzato più di ogni altra cosa il progresso della società nella sua interezza, è stato lo studio, la ricerca in ambito militare. Molti degli strumenti tecnologicamente più avanzati che sono diventati di uso comune hanno avuto origine e motivo del loro sviluppo per scopi non proprio pacifici. Bisogna ammetterlo, l’umanità è progredita attraverso i secoli di pari passo con i conflitti che l’hanno devastata, anche se parlare di progresso sembra un paradosso.
Non ci siamo mai staccati dalle guerre, grandi e piccole, anzi sono sempre state il motore del nostro sviluppo. E se la frase può risultare troppo forte, si può dirla in altro modo: la natura prevaricatrice dell’uomo ha determinato la sua storia futura.
Quella attuale racconta di un eccidio avvenuto in un paese di nome Siria. Un luogo intriso di storia, influenzata da diverse civiltà, tra cui Egiziani e Babilonesi, e terra natia di alcuni tra i più illustri letterati e uomini di cultura. Questo posto incantevole, per quanto povero di risorse naturali, si trova in una posizione strategica, di comodo passaggio verso il mare e il petrolio rappresenta un ottimo alibi per dare luogo ad un conflitto.
Se poi il petrolio si mischia alla religione, il prodotto che ne consegue è una miscela esplosiva che dà vita ad un conflitto che dura ormai da sei anni, devastanti e distruttivi. Scenario di per sé già terrificante, fino a quando qualcuno, che ovviamente ora sta molto attento a non mostrare la mano, decide di ricorrere a uno strumento inventato dai tedeschi. E il contesto assume contorni da horror.
Il gas Sarin, infatti, uccide in modo orribile: attacca il sistema nervoso, fa perdere il controllo di ogni funzione del corpo, blocca di conseguenza anche la respirazione, causando così la morte per soffocamento. Molti di quei morti, 90 circa, erano bambini, rendendo, se possibile, l’azione ancor più crudele.
E per rimanere in tema di evoluzione, si può certamente citare l’origine di questo strumento che è divenuto di morte, ossia il lontano 1938 in cui scienziati dell’esercito tedesco lo sintetizzarono per creare un pesticida, e la cosa si fermò lì.
Non oso pensare cosa sarebbe potuto accadere se Hitler avesse vinto la guerra, forse i vecchi forni crematori avrebbero lasciato il posto a ben più sofisticati modi di eliminazione di massa. Esattamente come Philip Dick l’aveva immaginato nel libro “La svastica sul sole”.
Ma anche senza di lui, l’uomo ha pensato bene di creare svariate dittature in giro per il mondo e con loro un valido motivo per l’uso di mezzi estremi. Vale sempre il motto “se non sei con me, sei contro di me” e se il me in questione ha pure l’esercito dalla sua parte, il gioco è presto fatto. A quel punto tutto è lecito, anche uccidere persone inermi, nei modi più atroci possibili.
Affidarsi a Sarin, non è però l’ultimo atto di una corsa alla peggior distruzione, anche se di certo lo è per l’esistenza di un qualsiasi mammifero. Notizia di questi giorni è quella riguardante l’utilizzo da parte degli Stati Uniti di una super bomba che, pur non essendo nucleare, distrugge tutto nel raggio di centinaia di metri.
L’obiettivo era quello di indebolire l’organizzazione terroristica Isis in un suo luogo strategico in Afghanistan. Gli Stati Uniti, per ora, stanno dimostrando di essere avanti a tutti nel percorso evolutivo di cui parlavamo, e sicuramente la tecnologia di cui è capace questa super bomba, la ritroveremo applicata in molti settori diversi da quello militare.
Se da una parte si colpiscono i terroristi, dall’altro ci guadagniamo in modernità, e se la Corea del Nord minaccia di sferrare un attacco nucleare, si dimostra un po’ anacronistica nel contributo al progresso che ogni nazione nel suo piccolo sta offrendo al mondo.
La svolta per l’umanità avrà luogo il giorno in cui abbandonerà definitivamente l’istintiva prevaricazione su altri esseri. A quel punto non saranno le guerre a guidare il progresso, ma la necessità di creare un mondo evoluto in egual misura per tutti, alla Star Trek per chi conosce il genere.
Ma stravolgere la propria natura, è un processo lungo e difficile. Quindi, per il momento, dovremo accontentarci di raccogliere le briciole di umanità che i cattivi decideranno di concedere.
Progrediremo così, conflitto dopo conflitto.
Progrediremo così, conflitto dopo conflitto.
Nessun commento :
Posta un commento