domenica 23 ottobre 2016

Fu il tuo bacio, amore, a rendermi immortale.


Lo scrisse l’autrice Margaret Fuller nel 19° secolo, investendo il bacio di un immenso potere, in grado di influenzare l’unica vera certezza dell’esistenza umana: la mortalità. 

Gabriel Garcia Marquez ci ricorda invece quanto sia importante non lesinare sul concederli, a suggello di un legame, ma anche per confermare un rapporto di fiducia, oltre che di amore, per comunicare alla persona che lo riceverà il valore che ha la sua stessa esistenza: 

"Se sapessi che oggi è l’ultima volta che ti vedo uscire dalla porta, ti abbraccerei, ti darei un bacio e ti chiamerei di nuovo per dartene altri.”

Nel corso dei secoli fiumi di parole sono state spese, in versi o capoversi, per esaltarne l’importanza, infinite quantità di colore hanno immortalato quello passionale tra innamorati, consacrato in un avvolgente abbraccio. Poeti, pittori, artisti che lo hanno impresso a fuoco nelle righe della memoria.

Mai fu più opportuna tanta enfasi, degna celebrazione delle manifestazioni più alte che un sentimento come l’amore può vantare. In questo post voglio anch’io magnificarne le virtù, aggiungendo anche un caloroso abbraccio e qualche secolo di scienza che ha scoperto di entrambi i benefici in termini di salute psicofisica. 

Proprio così, un bacio è in grado di abbassare il cortisolo, l’ormone dello stress, aumentando quello dell’ossitocina, serotonina, endorfine che agiscono, per contro, sul tono dell’umore, facendoci sentire rilassati ed in armonia con il mondo. L’abbraccio deve durare almeno 20 secondi e se ce lo concediamo con persone di cui abbiamo piena fiducia, tanto meglio. 

Visto che lo stress è il male di questo secolo, allora è proprio il caso di abbandonare l’avarizia ed elargirli con generosità, anche perché, ragionando in termini egoistici, saremmo i primi a beneficiarne.  In primis per ciò che concerne la salute fisica dal momento che hanno un effetto simile a quello di un analgesico, ma non solo. 

Aumentano le difese immunitarie attraverso il rilascio di sostanze chimiche benefiche e la contemporanea diminuzione dell’ormone dello stress li rende tranquillamente prescrivibili dal medico come cura preventiva per la salute del cuore. 

Se durante un lungo abbraccio o un bacio appassionato la pressione diminuisce è altrettanto importante sottolineare quanto questi facciano bene all’autostima e siano immensamente liberatori. 

Lasciarci andare nelle braccia di un’altra persona abbassa le difese, quelle che teniamo sempre alte nei rapporti interpersonali e che non ci fanno mai essere noi stessi. Ciò fa paura, ma quando accade non potremmo sentirci meglio. E non potremmo fare dono più prezioso, fiducia e sostegno all’altro che si trasformano in calore umano. 

Un lungo abbraccio non è qualcosa che ci scambiamo con persone che conosciamo poco, ed il bacio è un gesto ancora più intimo, che in genere si concedono persone che hanno in essere una relazione amorosa. 

La verità è che spesso anche tra persone degne di reciproca fiducia con il tempo questi scambi amorosi tendono a perdersi nella routine quotidiana, lasciando spazio a parole inutili e scambi meno “impegnativi”. 

In un epoca tanto pregna di egoismo e disumanità, dovremmo preservare dei momenti consacrati all’altro, chiunque altro al quale vogliamo dare e ricevere amore, sostegno, fiducia, stima, apprezzamento. 

Nessun scrittore o poeta, anche il più valente, riuscirebbe mai ad esprimere con le parole, quanto questi nobili gesti riescono a dire nel momento stesso in cui si esprimono. 

Ogni volta che non ci pensiamo o ce ne dimentichiamo, perdiamo un’occasione per essere felici. 

Italo Calvino aveva descritto la malinconia di chi non può più perdersi nell’ebbrezza dei sensi:

“Se infelice è l’innamorato che invoca baci di cui non sa il sapore, mille volte più infelice è chi questo sapore gustò appena e poi gli fu negato.”


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