domenica 11 ottobre 2015

Generosa Wikipedia


Come ogni anno mi accingo a dare il mio piccolo contributo ad uno strumento prezioso ed indispensabile al quale attingiamo noi tutti: blogger, studenti, o semplici curiosi del sapere. 
Parlo di Wikipedia. Lo strumento che ha rivoluzionato l’accesso alla cultura, rendendola disponibile ed fruibile subito e per milioni di persone. Mi verrebbe da dire che soddisfa ogni ideale politico, il comunismo ed il suo opposto. Rende la cultura di proprietà comune consentendone l’utilizzo anche a categorie di cittadini più svantaggiati tramite strutture pubbliche con internet gratuito. 

Al tempo stesso, non trattandosi di un bene di consumo o un mezzo di produzione lo Stato non potrebbe diventarne unico proprietario, con buona pace dei capitalisti, ai quali non credo dispiaccia anche un altro aspetto. Se ci pensiamo bene rende un profitto anche al privato cittadino proprio per la sua immediata disponibilità, informazioni rapide che racchiudono un valore, il tempo necessario a cercarle.
Ancora più immediate in quanto non inquinate dalla presenza di spazi pubblicitari, invadenti ed importuni ma pur sempre necessari per continuare ad erogare un servizio gratuitamente. Si regge sulla contribuzione volontaria, più o meno generosa. 

Mi ricordo durante la mia infanzia quando mia mamma acquistò una bellissima enciclopedia a volumi che ancora conserviamo, luccicante e traboccante di informazioni. Quanto l’ho sfruttata! Ricerche, esami o dubbi impellenti. Lei stava lì, ad attendere di dare soddisfazione ai miei neuroni in agitazione, e a me sembrava quasi di commettere un sacrilegio a sfogliare quelle pagine immacolate. Un impegno economico non indifferente che oggi non si affronta quasi più. Segno dei tempi che cambiano e del fatto che Internet ha reso possibile una rapida diffusione dei dati. 

Wikipedia è oggi per milioni di persone, ciò che rappresentò quella lussuosa enciclopedia agli occhi meravigliati di una studentessa alle prime armi.

Spero che sapremo apprezzarla altrettanto, e comunque sarebbe bello se rimanesse quello che è ora: un rivoluzionario, democratico, civilissimo mezzo in grado di contribuire all’evoluzione. 

Non credete che tutto ciò valga almeno due euro?

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