domenica 19 maggio 2019

Cuori di ghiaccio e ghiacci che si sciolgono



Correvo per andare a prendere la metropolitana e nel mio frenetico percorso non c’era nessuno che mi facesse passare, qualcuno pur vedendomi affannata volutamente si metteva di traverso o non facilitava il mio passaggio. Ovviamente sono arrivata troppo tardi e le porte mi si sono chiuse davanti agli occhi, proprio quello che non volevo, rimanere lì con tutti quegli sguardi malevoli a bearsi dell’accaduto. 

Quando sono riuscita ad arrivare nel luogo prestabilito, era buio e ho dovuto cercare le chiavi che pensavo di non avere. Alla fine riesco ad aprire e nella casa tutti devono ancora rientrare, mi sembra il momento perfetto per dedicarmi ad una cosa che non faccio mai: guardare la televisione. Comincio a scorrere i canali e mi si presenta subito davanti la faccia compiaciuta di un uomo che porta i capelli in uno strano modo, sembra quasi indossi un parrucchino sgargiante e non so se potrò credere ad ogni singola parola che pronuncerà da quel momento. 

La mia curiosità mi spinge a non cambiare canale e ciò che mi toccherà ascoltare sembra il copione di un disastro annunciato. Veramente è quello che arrivo a pensare sentendo il tipo che parla senza interruzioni, le sue parole mi sembrano prive di senso logico e volutamente forzate. Dice che non c’è nulla di cui preoccuparsi perché i ghiacci non si stanno sciogliendo. Pura fantasia di scienziati in cerca di un po’ di notorietà, possiamo tranquillamente mantenere lo stile di vita attuale, nessun pericolo. 

Aggiunge che le parole di una bambina non sono ovviamente da prendere sul serio. Credo si riferisse a quel volto che avevo visto su un cartellone pubblicitario la mattina in metro. Non so a chi dare ragione, non so chi ci stia realmente prendendo in giro. Per principio voglio credere alle parole di un bambino, sempre che non sia stato troppo accanto agli adulti. Tutti quei milioni che ora seguono le sue parole come se fosse un profeta a pronunciarle. 

Mi chiedo se quelle persone sappiano che recitare uno slogan in piazza non serve a nessuno, l’unica cosa che non tradisce mai, che non riempie l’etere di inutilità è l’azione. Se credi fai, se parli e non agisci sei l’ennesimo perditempo di cui la società pullula. Sei disposto a modificare il tuo stile di vita? Mentre il tizio continua a inveire contro il cambiamento, a sbraitare contro quelli che boicottano la bistecca, contro gli ostruzionisti del consumismo sfrenato, la bimba fa proseliti, veri o presunti. 

All’improvviso mi ritrovo di nuovo in metro e non ricordo di esserci tornata. Ritrovo quelle facce ostili e a questo punto vorrei incontrare qualcuno di quei manifestanti, perché se sono le stesse persone ho idea che ci sia bisogno dell’intervento di un bravo analista. Non so cosa fare e quando seguo l’unica luce che forse mi riporta in superficie, mi sveglio di colpo. Dopo un sogno di portata mondiale, ti senti quasi importante ma di fatto non ne trai una morale. Non sempre almeno. 

Questa volta era diverso, quei personaggi esistono davvero e la situazione ha motivo di essere discussa, nel bene o nel male. Come mi pongo in questo spartiacque ideologico? Scelgo di seguire la scienza, l’unica che porta dei dati, che sperimenta sul campo, che non strumentalizza, non quella seria. Quindi decido di essere uno di quei manifestanti concreti, voglio essere meno parole e più fatti. 

Chissà se questo blog alla fine non sia contro ciò che aspirerei a  diventare, sono mie riflessioni, ma non vorrei che mi distogliessero dal portare a frutto un obiettivo. In fondo è pieno il mondo di opinionisti, c’è davvero bisogno di un ennesimo punto di vista? Sì se questo proviene da uno scrittore serio, uno che cerca di creare un prodotto da diffondere, per molti motivi, uno di questi potrebbe essere portare il pensiero ad un livello più concreto. 

La società di oggi si basa su prodotti, quindi bisogna stare al passo coi tempi. Un moderno sognatore con un occhio vigile ai repentini cambiamenti, che si avvale degli strumenti che la tecnologia ci propone. È solo un arrivederci, fino alla realizzazione del prossimo obiettivo concreto. 

Sto lavorando sull’uscita di Quando le foglie scadono su Amazon sia come e-book che come libro tradizionale per i nostalgici che amano sfogliare la cara, preziosa carta. Obiettivo successivo è l’uscita di alcuni racconti di supereroi, non i soliti però. Alla mia maniera, come siete abituati a conoscermi, senza spegnere il cervello tra una risata e l’altra. 

Se nel frattempo dovesse capitare qualche articolo interessante, lo porterò alla vostra attenzione, tanto per solleticare l’innata curiosità di ognuno. Perché alla fine se si crede fortemente in qualcosa di sano e costruttivo, è necessario portarlo avanti, la collettività abbonda di perditempo, ha invece dannatamente bisogno di fautori dell’evoluzione, di esseri pragmatici che riportino la società ad un livello vivibile da tutti, umana appunto. Che ognuno dia il suo contributo.