Ha attraversato 215 paesi in 26 anni percorrendo quasi 900 mila chilometri con una sola auto, una Mercedes 300GD che ha chiamato "Otto". Cominciato nel 1988, il viaggio si è concluso nell'ottobre 2014 e si prepara, insieme ai suoi protagonisti Gunther e la sua compagna cercata tramite un'inserzione su un giornale, ad essere annoverato nel libro dei record.
La notizia è già di per sé particolare, ma gli aspetti che più mi hanno fatto fantasticare non riguardano la magia dell'avventura che ogni viaggio porta con sé.
Gunther Holtorf ha intrapreso il suo viaggio all'età di 51 anni, lasciando il suo lavoro di manager alla Lufthansa per dedicarsi saltuariamente alla cartografia; la sua casa in Baviera per la meno comoda vita "on the road"; definitivamente la sua terza moglie per una compagna scelta tramite un annuncio su un giornale.
Sarà davvero questo ciò che si definisce "mordere la vita?"
Molti risponderanno che non tutti possono permettersi di mollare ogni cosa in piena serenità, ma io ho cominciato a pensare che quando si parla di azioni coraggiose o eroiche, ci si riferisce anche a quelle in cui il protagonista decide di rompere il percorso senza uscita delle abitudini conformiste, per diventare l'autore assoluto della sua esistenza.
Per giocarsi le certezze che contano, guadagnandosi l'unica possibilità di esprimere sé stessi.
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